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Di cosa si occupa un cartomante?

Il cartomante è un sensitivo, una persona particolarmente ricettiva, che predisponendo i tarocchi, o le carte da briscola, o quelle da ramino, capta delle sensazioni, degli stimoli, ha delle intuizioni che altri non hanno e riesce ad analizzare una determinata realtà anche in prospettiva futura. Nell’immaginario collettivo quando si parla di divinazione scatta immediatamente l’idea di futuro e la prima cosa che viene in mente è chiedere cosa accadrà domani. In realtà, attraverso la lettura dei tarocchi, il cartomante ha un primo contatto con il presente del consultante: questo è un momento fondamentale, non soltanto per decifrare il futuro, ma anche e proprio per comprendere lo stesso presente.

Questa figura non è altro che una persona dotata di una particolare sensibilità, che cerca di creare un ponte tra il consultante, sé stessa, le carte e il mondo esterno. I tarocchi, le carte, sono solo un mezzo. In altri paesi ed altre realtà, il lavoro del cartomante viene fatto leggendo le conchiglie, le rune, i fondi del caffè, ecc. E’ la persona che deve essere particolarmente ricettiva e capace di dare il giusto significato alle carte che legge, o alla composizione delle conchiglie e come si depositano i fondi del caffè. Il desiderio di parlare con un professionista delle carte può manifestarsi soprattutto nei momenti di difficoltà, in cui abbiamo bisogno di un consiglio disinteressato per capire il senso di quello che accade nella nostra vita o nelle nostre relazioni d’amore.

L’indovino chiede alla persona che viene da lei per il consulto di dirle cosa vuole sapere riguardo la cartomanzia amore, poi inizia a concentrarsi, a richiamare le energie cosmiche e a trasmetterle sulle carte. Quello che guida un cartomante serio e onesto è la passione per la propria professione, che gli consente di riportare fedelmente quello che vede nelle carte, cercando allo stesso tempo di trasmetterne correttamente il messaggio.